Bullismo e aggressività

Published On: Aprile 2nd, 2022 / Categories: Bullismo /

Il bullismo è una sottogategoria dell’aggressività, vi sono diversi ambiti teorici che hanno tentato di spiegare e definire l’aggressività, ne ricordo alcuni: il comportamentismo e l’ipotesi frustrazione-aggressività (Dollard et al.,1939), la teoria dell’apprendimento sociale che si focalizza su influenze ambientali e cognitive e sull’autoregolazione (Bandura, 1973, 1978), la teoria etologica con il suo massimo rappresentante Konrad Lorenz (1963) che difinisce l’aggressività come un istinto alla lotta, presente negli uomini o negli animali e molte altre ancora, ma che non verranno evidenziate.

Ci sembra interessante riportare invece la categorizzazione del comportamento aggressivo infantile effettuata da Manning e collaboratori (1978) analizzando il comportamento osservabile.

Essi hanno individuato tre categorie principali e sono: 1- l’ostilità specifica in situazioni particolari che stimolano l’aggressione, in questo ambito si hanno diversi comportamenti come le dispute per proprietà o territorio, l’esclusione, la precedenza, gli ordini, l’organizzazione autoritaria, il giudizio e il criticismo. 2- La molestia, è una categoria di ostilità non provocata, diretta verso un altro e può essere fisica es. spingere qualcuno, di disturbo es. creando interferenze, di intimidazioni es. minacce verbali.

3- I giochi di ostilità, sono giochi violenti, intimidatori che hanno però un consenso reciproco tra i contendenti. In questa categoria sono compresi il gioco fisico es. lottare, spingere, l’offesa che ha le caratteristiche di contatto fisico in un contesto di molestia e di intimidazione e le minacce.
Nel 1985 Attili aggiunge alle tre forme di aggressione di Manning un’altra categoria: l’ostilità reattiva, che consiste in una lotta per un oggetto o posto, definibile come un’aggressione strumentale assimilabile all’ostilità specifica, molestia agli altri, una forma di aggressione ostile, gioco aggressivo, aggressione difensiva o reattiva provocata dal comportamento di un altro. Nell’ambito delle tipologie evidenziate i bambini che vincono molte competizioni per il possesso di oggetti sono in genere persuasivi ed hanno buone possibilità di diventare leader. Quelli che danno molestia, prendono spesso in giro, sono ostili ed autoritari nell’organizzare le attività (Costabile, 1996).

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